Per chi volesse scegliere un percorso alternativo ai sentieri delle superbe alture dell’isola, il sentiero denominato la “Conigliera” rappresenta un esempio di diversità e nel contempo di curiosità. Si tratta di un breve sentiero di facile percorribilità che si imbocca in prossimità della prima area di sosta che si incontra, sulla destra, a 350 metri dopo il ponte che collega La Maddalena a Caprera. 

Costeggiando il mare, immersi tra il folto delle acacie e della macchia si arriva alla grande pineta che va ad affacciarsi sul golfo di Stagnali, dove si osserva una struttura abitativa, chiamata per il colore delle sue facciate, appunto “Casa bianca”. Negli anni, vi hanno abitato più famiglie a titolo di destinazione per servizio o per concessione. Con origini ben più lontane nel tempo, per esempio, fu a uso forse di qualche “terrazzano” a servizio di Garibaldi, ma certamente a uso del Corpo delle Foreste della provincia, regolato per le concessioni dalla Sottodirezione Autonoma del Genio Militare per la Marina di La Maddalena. 

All’altezza della “Casa bianca”, il sentiero lambisce sulla destra l‘ingresso, oggi in stato di abbandono, i cui pilastri ormai decadenti segnano l’inizio di un chiuso piuttosto esteso che arrivava spingendoci a ovest e nord-ovest verso il mare, fino al suo confine naturale: è “La Conigliera” un terreno dove venivano a concentrarsi naturalmente, allo stato brado i conigli che servivano come riserva naturale di carne al fabbisogno dell’Ente Militare. Le due targhe maltrattate dal tempo e dall’uomo riportano “Regia Conigliera” da Maddalena, “Inaugurata il VI-V-MCMXVII” (6 maggio 1917)